Quando scriviamo abbiamo l’incredibile possibilità di creare luoghi e personaggi completamente nuovi e sorprendenti. Il nostro limite è la nostra immaginzione ed è la chiave per avvicinare i nostri lettori.
Una buona storia si costruisce anche con l’ambientazione in cui agiscono i personaggi. Sia essa collocata nel passato del neolitico, nel presente o in un futuro a noi lontano, l’ambientazione è un punto fondamentale per coinvolgere il lettore.
Pensiamo ad esempio al classico esempio de “Il Signore degli Anelli”, in cui Tolkien crea un mondo completamente nuovo che presenta una complessità straordinaria. L’ambientazione di questo apparato di romanzi è stato così ben architettato che oggi viene usato come base per altre attività esterne alla lettura.
Pensiamo ai giochi di ruolo o alle attività all’aperto che sono metaforicamente ambientate nella creazione di questo talentuosissimo scrittore.
Qual è la chiave del successo per una buona ambientazione?
Il bello della scrittura è che teoricamente può funzionare qualsiasi cosa dato che siamo noi stessi a inventarci le regole fisiche dei nostri mondi della fantasia.
L’importante è creare un’ambientazione e non un fondale di scena.
Cosa significa? Ce lo dice la parola stessa: ambiente deriva dal latino ambiens, che vuol dire stare intorno.
Questo implica che i nostri personaggi sono influenzati ed influenzano a loro volta il mondo in cui operano.
Non usiamo la nostra ambientazione come immagine fissa di fondo, ma facciamo in modo che la nostra storia sia plasmata anche da essa.
Pensiamo anche solo a come sulla nostra Terra i diversi ambienti abbiano cambiato radicalmente l’aspetto di diverse speci di animali e di noi uomini, perchè questo non dovrebbe valere per i nostro mondi immaginari?
Non solo caratteristiche fisiche
L’ambientazione di una storia non comprende solamente il funzionamento “meccanico” del mondo da noi creato, ma tratta anche della sua storia, e quindi dei valori in esso contenuto.
L’ambientazione è data anche dal resto degli esseri con cui noi decidiamo di popolarlo, e questo implica delle tradizioni e la creazione di una cultura che risultano profondamente radicato nei pensieri e nelle azioni dei nostri personaggi.
Non possiamo quindi limitarci a creare un ambiente statico per le nostre storie, oltre a essere anche meno stimolante per noi e per i lettori!
Voi che ne pensate? Qual è l’ambientazione che fino ad ora avete trovato più interessante?