La fantasia che sta alla base di questo mio sito “Amici nei Sogni” prende il nome di Astratto: sono un insieme di ambientazioni, personaggi e creature che possono convivere, incontrarsi o ignorarsi. Non è un ambiente limitato al contesto di un unico racconto, ma racchiude in sé tutti i mondi di tutte le mie creazioni sviluppate dall’infanzia alla maturità.
Mollare e ricominciare: la mia vita da sognatrice.
Ho iniziato a sognare veramente da giovane e a soli dodici anni ho cominciato a mettere nero su bianco le mie fantasie. Dopo vent’anni avevo già tre scanise della libreria piene di appunti cartacei: ritrovai anche cose che non ricordavo assolatemente di aver scritto, risvegliando in me curiosità ed interesse… ma anche vergogna per la banalità! Per non parlare poi della grammatica!
Ebbi il mio primo computer professionale a metà della mia adolescenza, girava con Windows 95 e mi permise di organizzare tutte quelle pagine di appunti su floppy disck.
Stiamo parlando della preistoria informatica, ma ciò mi permise di mettere in salvo moltissimi spunti che altrimenti sarebbero andati perduti. Proprio dalla riorganizzazione degli appunti ho iniziato a vedere dei legami tra i vari popoli e pianeti, decidendo di chiamare il loro insieme Astratto. Dai floppy ho riorganizzato il tutto su CD, poi ancora in HD esterni ed ogni volta ho ripreso in mano il materiale, ricontrollandolo e riscrivendolo.
Mi dicevo che quella sarebbe stata l’ultima volta e che avrei mollato, ma poi ritornavo a sistemare quegli appunti e li rinvigorivo con nuova linfa. Dopo tutti questi anni ho compreso che non ho bisogno di lasciare la scrittura, perchè sognare è più forte di me, ma a volte necessito di pause di riflessione. Però questi appunti hanno fatto il loro tempo, ed è per questo motivo che ho deciso di cercare un “gruppo di sostegno” nel web per mezzo di un blog sulle mie fantasie e le mie riflessioni.
Il punto di partenza, naturalmente, è il pianeta Terra
Si parte sempre dalla realtà a noi più vicina, di cui si conosce la storia e il funzionamento. Sulla Terra sono ambientati vari racconti, che presentano il nostro mondo in modo un po’ idealizzato e seguono il filone del revival medioevale con castelli, prati verdi e conventi ombreggiati da alte torri. Gli idilliaci Caraibi diventano poi lo scenario perfetto per eccitanti avventure piratesche. La realtà dei nostri giorni viene coinvolta, ma troviamo anche avventure spaziali ambientate nell’universo, il nostro pianeta infatti deve riprendersi da una catastrofe ecologica e le colonie prosperano in tutto il sistema solare.
Non mi sono voluta limitare alla Terra e l’universo a noi conosciuto. A distanza di svariati anni luce dal nostro pianeta, troviamo i due sistemi solari di Urial e Alviana che ospitano popoli alieni, i quali in futuro entreranno in contatto con i terrestri. Gli uriali avranno un primo incontro con gli umani durante lo sviluppo dell’esplorazione spaziale e i terrestri li chiameranno “uomini dalla pelle blu” per le svariate affinità scientifiche esistenti tra i due popoli.
Gli alviani, invece, sono ben diversi dagli uomini, perché il loro organismo non è a base di carbonio, ma di silicio. Confondibili esteticamente con gli umani, si possono ritenere dei robot senzienti. Sono in grado di viaggiare nell’Astratto, ma i lunghi tempi di spostamento li limitano.
Espero è il pianeta gemello della Terra, ma orbita in una dimensione parallela alla nostra. Espero è l’astro dove si rifugiarono gli uomini praticanti le arti magiche per sfuggire all’Inquisizione. Questo è il motivo per cui nella mia fantasia non si è sviluppata una comunità con poteri soprannaturali sulla Terra.
Il fascino dei draghi e le creature fantasy
Maija è un altro pianeta esistente in una dimensione vicina a quella terrestre, e per i maijani è estremamente facile passare dal loro mondo al nostro. Un maijano è un uomo-drago che secondo la leggenda rappresenta il frutto dell’unione tra Draghi (i Padri) e terrestri (le Madri). I maijani hanno un aspetto un po’ grottesco, simile alle garguglie, ma possono mutarlo senza sforzi per apparire simili agli umani. Vivono nel rispetto della natura e grazie alla loro potente magia possono viaggiare facilmente e in maniera immediata tra Maija e Terra, gli unici due mondi dell’Astratto a cui possono accedere.
Maijia è nata grazie alla mia passione per i fumetti fantasy giapponesi, dove si trovano demoni e persone che hanno il potere di trasformarsi in spiriti demoniaci.
Una piccola nota sui draghi presenti nell’Astratto: sono per lo più considerati creature leggendarie, il loro mondo d’origine è ignoto. Non si conosce quasi nulla della loro storia prima di Maijia, nè della loro cultura. Essi sono tra i pochi esseri che possono viaggiare in quasi tutti i mondi dell’Astratto con spostamenti pressoché immediati. Un’informazione certa è che i draghi sono poche migliaia di esemplari e vivono in altri mondi, spesso prendendo l’aspetto delle creature intelligenti che dominano il luogo che abitano.
Tra fantascienza e fantasy: popoli immortali e mutaforma
In un’altra dimensione ed in uno spazio irraggiungibile dai terrestri c’è il sistema solare di Reng, i cui due pianeti principali sono Zag e Ondis, abitati rispettivamente dai Nitar e gli Aclistani.
I Nitar sono un popolo umanoide che ha sviluppato in maniera nettamente superiore la tecnologia rispetto agli Alviani, inoltre non hanno trascurato neppure la magia. Queste creature sono riuscite a debellare le malattie ed hanno trovato il modo di rigenerare i corpi: per questo gli altri popoli li definiscono “immortali”, anche se ciò è parzialmente falso perchè la loro carne rimane vulnerabile alle ferite ed ai traumi.
Estremamente egoista e privo del desiderio di mischiarsi con le altre razze, un Nitar pensa prima di tutto alla propria prosperità, unendosi a chi non è figlio di Zag solo se risulta conveniente.
Abitanti dello stesso sistema solare, ma all’estremo opposto dei Nitar troviamo gli Aclistani, conosciuti come“Mutanti”. Gli Aclistani hanno una mentalità diametralmente opposta ai Nitar, per questo i due popoli si tollerano e ignorano, ma non sono rari gli scontri tra i loro esponenti, anche se avvengono per lo più per motivi personali. Socievoli, sono grandi esploratori, prediligono coltivare i contatti con gli altri popoli che abitano l’Astratto. Gli Aclistani hanno messo in secondo piano la scienza, favorendo lo sviluppo della magia, tanto da riuscire a mutare il loro corpo per adattarlo all’occorrenza, ad esempio guizzeranno come pesci sott’acqua e si libreranno in volo sotto forma di uccelli se si dovesse rivelare utile. Non è chiaro quale sia la loro forma naturale, poiché tendono ad apparire simili al popolo dominante della zona in cui si spostano.
Un mondo a cui mi sto affezionando molto ultimamente è Fortier ed il suo continente Thymos. Simile per molti aspetti alla Terra, i suoi abitanti vivono in armonia con la natura ed hanno sviluppato una magia legata agli elementi. I suoi abitanti si sono evoluti fino a raggiungere le scoperte e le tecnologie che appartengono al nostro medioevo; è un popolo giovane e ignaro dell’Astratto in cui vivono. Questo pianeta però è facilmente raggiungibile dagli altri abitanti dell’Astratto, perciò creature di altri mondi spesso si mischiano agli abitanti di Fortier senza essere notati. Le due città di Kaitos e Lamel si ritrovano anche nel mondo di Zag, e creano un varco di congiunzione tra i due mondi.
Esiste nell’Astratto un mondo dei morti?
Per quanto ci siano personaggi che lascino i racconti, sono dell’idea che nessuno scompare finché viene ricordato. Per questo ritengo che sì, ci sia un regno dei morti che possiamo chiamare Ade, ma non sono certa che sia quello che si scorge al di là de La porta degli Avi.
Di sicuro ci sono fantasmi, ma non come li intendiamo noi terrestri: possono essere considerati come l’impronta che viene lasciata da una qualsiasi creatura vivente. Risiedono ovunque nell’Astratto e possono essere contattati solo da creature predisposte alla magia. Non sono un popolo e non hanno vita, corpo o emozioni, la loro ragion d’essere è quella di rappresentare una testimonianza storica: se vengono interpellati possono raccontare ciò che è stato, ma non apprendono nuove informazioni. Possiamo paragonarli a dei libri immateriali da poter consultare.
Morfeo, è il mondo dei sogni ed è l’Astratto stesso, anche se nel racconto Amici nei sogni è limitato al pianeta Terra. Ciò porta di fatto il Supremo ad essere un membro del popolo degli Splendenti, che custodisce e sorveglia Morfeo, la parte dell’Astratto visibile agli umani, come Norugh rimasto a sorvegliare Thymos (mondo Fortier).
Gli Splendenti sono il popolo superiore dell’Astratto e danno origine ai suoi mondi, per questo sono noti anche come “Iniziatori”. Si sa molto poco di loro, ciò che è certo è che creano un mondo come anche le creature che lo abitano. Se nel momento in cui ritengono che il mondo possa progredire senza il loro intervento, si allontanano e prenderanno il titolo di Creatori. Se invece vogliono rimanere nel mondo da loro creato, agiranno per prendere parte al suo sviluppo sotto forma di dei o demoni; in questo caso saranno chiamati Fervori. Nelle storie troveremo solo due Splendenti che intervengono nelle vicende: il Supremo e Norugh.
Esiste anche un altro popolo che vive nell’Astratto senza avere un mondo proprio: sono le creature fatate. Esse manifestano la loro presenza nel momento in cui un essere mette in atto una magia. Vivono prevalentemente in armonia con la Natura ma a volte il loro interesse personale emerge da quello collettivo ed infrangono le leggi della Natura stessa. Da creature fatate saranno quindi degradate a spiriti corrotti, riconoscibili come Creature Ombra, le quali rispondono solo ed esclusivamente al loro istinto. Esse si nutrono di emozioni e interagiscono con le creature viventi a livello inconscio, apparendo come “mangiatori di sogni” o “generatori di incubi”.