Il mondo intorno a noi è in continua evoluzione e cambiamento, e così l’uomo si è sempre adattato ai cambiamenti climatici con un’ adattabilità incredibile che gli ha permesso di sopravvivere nel corso dei secoli agli stravolgimenti più impensabili.

Nei secoli però l’uomo ha in un qualche modo invertito questo rapporto con l’ambiente che lo circonda, manipolando quest’ultimo per adattarsi allo stile di vita che questa specie ha deciso di perseguire in base al suo benessere e a quello della sua prole.

pioggia in stradaQuesto “benessere” però ha finito per diventare uno specchio per allodole quando l’uomo ha dimenticato che la natura ed il mondo su cui poggia i propri piedi deve essere preservato in modo da poterci vivere anche nei secoli successivi a questi ideali folli che vedono la comodità dell’uomo come unico scopo perseguibile.

Purtroppo ci stiamo rendendo conto ora della gravità della situazione in quanto è evidente che cambiamenti climatici estremi si stanno scatenando sul nostro pianeta, tutto ciò a causa di circoli che l’uomo ha innescato cercando di domare la natura stessa.

Ma in che modo questi cambiamenti climatici stanno influenzando la scrittura?

Innanzitutto partiamo con il dire che esiste una vera e propria condizione psicofisica chiamata meteoropatia, la quale dipende dai cambiamenti climatici o stagionali che causano disagi al metereopatico.
Come abbiamo detto in precedenza, l’uomo è fatto per adattarsi alle condizioni climatiche più estreme, ma alcuni di noi non rispondono in maniera ottimale ai cambiamenti di pressione, temperatura e condizioni climatiche in generale.

I sintomi di fastidio legati ai cambiamenti del clima si manifestano circa 72 ore prima del cambiamento effettivo, andando ad agire sull’umore o su disagi fisici di un soggetto che già soffre di altre patologie.

Quante volte avete sentito dire ad una persona anziana che sente che il tempo sta cambiando a causa dei dolori reumatici di cui soffre? Ecco, questo è un esempio di meteoropatia.

Vi è poi un’altra categoria di individui che invece presenta un ventaglio di sintomi per lo più psicologici ed umorali legati al cambiamento del tempo atmosferico. Solitamente diventano più irritabili con il cambiamento dell’elettricità statica data dal vento, più malinconici nei giorni di pioggia e sono generalmente felici nei giorni in cui il sole splende.

Questo, si è scoperto, è legato all’esposizione di luce naturale a cui il corpo è sottoposto, il quale a sua volta regola la risposta ormonale del corpo che innesca una reazione che si manifesta con il cambiamento di umore del metereopatico.

Lo scrittore Carlo Bo soffre infatti di meteoropatia, motivo per cui la maggior parte dei suoi lavori vengono stesi nella bella stagione, dato che il suo umore nella stagione fredda poco si adatta all’estro artistico.

Da questo punto di vista potreste fare anche voi un semplice test in cui potrete scoprire se siete metereopatici e quindi, di conseguenza, concentrare i vostri sforzi artistici solo nella stagione o nei giorni in cui vi sentite particolarmente inclini a questo tipo di attività, riservando per i restanti giorni attività propedeutiche come la lettura e la ricerca per i vostri soggetti.

I cambiamenti climatici e l’arte in generale

I cambiamenti climatici in questi ultimi decenni stanno davvero andando fuori controllo, creando un effetto a catena che influiscono anche sul mondo dell’arte, la quale ha il compito di esprimere il sentire più profondo del tempo che va a rappresentare.

Sono innumerevoli le opere soprattutto di carattere visibile che si possono trovare nelle maggiori piattaforme di scambio sociale, le quali evocano a diversi livelli un bisogno urgente di cambiamento per riuscire a far fronte a questa emergenza in cui anche noi siamo chiamati ad aiutare.

Chris Jordan ha effettuato una serie di scatti nell’ Atollo di Midway nel Pacifico per immortalare la tragedia che si consuma ogni giorno nella comunità di Albatros presente nell’area, i quali ingoiano la spazzatura marina scambiandola per cibo ed uccidendo i loro stessi piccoli.
Di certo questi scatti una volta visti rimangono per sempre e permettono di comprendere a fondo quanto la situazione sia critica e si debba intervenire.

albero climaticoAnche il mondo della scrittura non è rimasto immune a questa situazione e negli ultimi anni si sono mobilitati in tantissimi per poter divulgare la consapevolezza che l’uomo ed ognuno di noi deve e può fare qualcosa.

Importantissima è anche la nuova corrente del climate fiction (cli-fi) che vede come ambientazione un mondo che è stato profondamente cambiato dai cambiamenti climatici e in cui l’uomo cerca di sopravvivere, in una sorta di ritorno alla lotta per la vita dei nostri antenati.

Questo ed altre correnti di divulgazione stanno ora fiorendo per riuscire a ispirare ognuno di noi a compiere le scelte climaticamente più sostenibili, per riuscire a dare un futuro anche alle prossime generazioni.

Voi vi siete mai interessati di clima per i vostri racconti e per le vostre storie?