Siamo giunti all’ultimo ed importantissimo elemento che rende una storia tale e completa.
Il nostro eroe ha viaggiato, lottato, imparato, corso pericoli per inseguire il suo obiettivo, ed ora è il momento del gran finale: ce la farà?
La parola climax deriva dal greco, e significa scala, ed è proprio in questo punto che il protagonista arriva alla fine delle sue sfide e raggiunge il suo livello superiore, sia interno che esterno.
Quattro elementi fondamentali per avere un buon apice
1. Il protagonista affronta il più grande ostacolo
Come abbiamo visto negli articoli precedenti l’eroe deve essere messo alla prova per raggiungere il suo scopo sconfiggendo ostacoli e nemici.
In questo momento del racconto il protagonista deve usare tutto quello che ha imparato e l’esperienza delle precedenti sfide per poter fronteggiare la prova finale.
In questo momento l’eroe si trova a scoprire la sua vera natura e a compiere le scelte più difficili per poter non solo ottenere quello che desidera, ma anche per convivere con se stesso quando la tempesta passa.
Direi che questo passaggio fondamentale è paragonabile al togliere il velo da un quadro che fino a quel momento è stato solo possibile intravedere per rivelarsi in tutta la sua chiarezza. Solitamente è in questo momento che si svolge la battaglia finale tra il buono e il cattivo per determinare una volta per tutte chi deve prevalere.
Ma non esistono solo duelli emozionanti, la sfida finale è anche la sfida interna del protagonista che deve decidere il suo destino una volta per tutte, se inseguire all’ultimo momento la sua anima gemella rincorrendo il treno o superare una volta per tutte le sue paure e andare avanti con la propria vita grazie a questo momento topico.
2. Tutte le questioni pregresse vengono risolte
Il lettore percepisce che ci stiamo avvicinando al gran finale anche alla risoluzione di tutti gli archi narrativi precedenti. Ogni risoluzione aggiunge pathos alla scena finale che permetterà di avere un crescendo emozionale che può terminare con un’esplosione di sentimenti, siano essi positivi come gioia e sollievo, o dolore e tristezza per la morte del protagonista o di una persona a lui cara.
Prima dell’apice il protagonista vive il momento più basso in cui tutte le speranze sembrano essere perdute, è il momento più oscuro prima dell’alba.
Chiudere le storie aumenta la tensione, ma non è obbligatorio risolvere tutte le questioni pregresse, soprattutto se si pianifica una saga che non finirà con il libro.
Un appunto che vale la pena di fare è che se si sta scrivendo una collana di libri è che se la questione principale non viene risolta, per lo meno il problema maggiore del libro viene risolto, lasciando comunque un senso di soddisfazione nel lettore, che rimane sulle spine, ma in modo piacevole.
3. Il climax è il massimo narrativo ed espressivo
Spesso un particolare di cui non ci accorgiamo mentre leggiamo avidamente una pagina dietro l’altra è la ricchezza espressiva che troviamo in queste pagine. L’apice non è solo della narrazione ma anche dell’espressione con vocaboli scelti con cura per contribuire al risalto del momento. Quindi se rileggere e rivedere i nostri scritti è d’obbligo, altrettanto se non più importante è rivedere con cura il lessico di questo capitolo.
4. Pianificare
Se siete degli organizzatori seriali vi sarà semplice collocare il climax della vostra storia, avendo sotto controllo gli archi narrativi potete facilmente trovare lo snodo perfetto per il capitolo più esplosivo. E al contrario se siete degli improvvisatori provetti nulla vieta di scrivere di getto la scena madre presi dal sacro fuoco dell’ispirazione per poi ripercorrere le pagine precedenti in un momento successivo per aggiustare tutti i preparativi del caso e far vivere al vostro protagonista e ai vostri lettori il momento più topico della vostra storia.
L’unico modo sbagliato di scrivere il climax è avere fretta. Non dovrebbe essere concluso in quattro e quattr’otto, ma al contrario essere ripreso in mano, magari anche dopo una buona dormita e una discreta quantità pancakes a colazione.
E con questo abbiamo concluso il nostro viaggio nella struttura dei principali elementi di una storia.
Voi che ne pensate, li avete trovati utili? Ci sarebbe qualcosa da aggiungere? O togliere?
Nel frattempo godetevi la lettura e non smettete mai di imparare.
Nota: molto spesso vengono fatte critiche ad una storia sostenendo che delle specifiche scene siano anticlimax. Purtroppo sempre più spesso il temine viene italianizzato con anticlimatico, che non può essere assolutamente inteso come anticlimax.