La scorsa settimana ho avuto modo di discutere sul fatto di come uno scrittore ha bisogno di parecchie informazioni per scrivere in modo credibile e di quanto sia importante per riuscire ad immergere il lettore nel mondo descritto. Oggi vorrei riprendere il discorso per soffermarmi su uno degli aspetti, cioè come capire se le fonti da cui recuperiamo le informazioni che ci servono siano valide.
Valutare in modo critico le fonti è fondamentale perché inserendo nel lavoro informazioni o terminologie incomplete, inesatte o completamente errate fa perdere di credibilità al risultato finale.
È possibile pensare alle fonti come del cibo che nutre il racconto: se la fonte è buona allora lo scritto crescerà sano e forte, ma se è tossico può rovinarlo irreparabilmente.
La qualità del lavoro svolto sarà tanto buona quanto la qualità delle fonti usate.
Oggi tramite internet è possibile trovare informazioni con molta facilità, ma c’è anche un grosso rischio. L’enorme mole di informazioni che si trovano in internet rende in alcuni casi difficoltoso acquisire l’esatta informazione ricercata. Magari l’informazione è sepolta in un mare di parole e sarà necessario spendere delle ore per leggere un lunghissimo documento, o magari sono presenti più fonti sullo stesso argomento ma si contraddicono tra loro. Come fare quindi?
Metodi di valutazione
Proprio come uno zoologo in cerca di animali rari utilizza tecniche precise e collaudate, anche per la credibilità delle fonti esistono dei metodi. Ce ne sono diversi, ma alla fine si tratta sempre di rispondere ad alcune domande per potersi chiarire le idee, come ad esempio:
– L’autore è noto per essere credibile e affidabile?
– Quanto preciso è il contenuto?
– Da che editore arriva la fonte?
– Con che scopo è stata scritta la fonte?
– Come si incastra con le altre fonti?
– C’è qualcosa che potrebbe essere potenzialmente un falso?
È inevitabile controllare più fonti sullo stesso argomento e confrontarle tra loro. Un lavoro noioso ma di sicuro il risultato sarà più preciso.
Valutare le fonti dal web
Può essere davvero difficile verificare la credibilità delle informazioni online. Spesso non hanno un singolo autore, oppure manca una data di pubblicazione, e quasi sempre non riportano le fonti usate per realizzare lo scritto.
I siti web non sono soggetti al processo di revisione tra pari e di editing a cui sono sottoposti i libri o le riviste accademiche e possono essere pubblicate da chiunque in qualsiasi momento.
Quando si valuta la credibilità di un sito web, si guarda prima l’URL (indirizzo web). L’estensione di dominio può aiutare a capire con quale tipo di sito web si ha a che fare.
– Le risorse educative terminano in .edu e sono generalmente considerate le più credibili in ambito accademico.
– Le organizzazioni senza scopo di lucro o culturali terminano in .org.
– I siti web affiliati al governo terminato con .gov.
– I siti web con aspetto commerciale terminato in .com (o .co.uk o in un altro dominio specifico del paese).
Questo già può fornire indizi sulla bontà dell’informazione che si sta cercando.
In generale la presenza di termini vaghi o la continua ripetizione di termini troppo emotivi o soggettivi non è un buon indizio. Come anche affermazioni grandiose, testi inutilmente lunghi o citazioni non supportate da prove.
Un altro modo per verificare le informazioni è porsi delle domande sul sito in questione.
Come appare il sito? È pieno di colori sgargianti o è più professionale?
C’è una pagina dedicata all’autore o ha come contattarlo nel caso sia necessario avere chiarimenti?
Ci sono collegamenti ad altre fonti utilizzate e queste sono affidabili?
Le informazioni che si trovano possono essere verificate altrove, anche tramite una semplice ricerca su Google?
Quando è stato aggiornato l’ultima volta il sito web?
Se non è stato aggiornato di recente le informazioni potrebbero non essere più valide.
Il sito contiene molti annunci pubblicitari o sponsorizzati? Se si, questo potrebbe essere un segno di pregiudizio. Viene rivelata una fonte di finanziamento? Questo potrebbe anche dare un’idea delle motivazioni dell’autore e dell’editore.
I post sui social media, i blog e i siti Web personali possono essere una buona risorsa per un’analisi situazionale o per fondare idee preliminari, ma è necessario prestare attenzione. Questo genere di fonti personali e soggettive raramente sono sufficientemente affidabili da superare anche il test più semplice.
Allo stesso modo, Wikipedia non è considerata una fonte affidabile perché può essere modificata da chiunque in qualsiasi momento. Tuttavia, può essere un buon punto di partenza per informazioni generali e per trovare altre fonti.