Stavo curiosando tra le scansie della mia libreria di fiducia a caccia di nuovi libri da accatastare nella babilonica pila dei titoli da leggere, quando mi sono accorta di una cosa.
Negli espositori per il lancio dei nuovi titoli c’era presentato in bella vista il nuovo libro di Stephen King. Nulla di strano mi direte voi, il problema è che da una distanza di circa due metri non riuscivo neppure a leggere il titolo del volume perchè il nome dell’autore occupava circa mezza facciata, e il titolo appena un misero terzo della superficie rimanente.
Da che mondo è mondo l’industria editoriale ha sempre investito in autori che avevano già una fama e una reputazione ben consolidata.
Penso però che in questo periodo si stia virando troppo in questa direzione.
Il libro e il suo contenuto sono secondari rispetto a chi è il loro autore e alle sue credenze e stile di vita personali.
Pensateci un po’, probabilmente seguite anche voi i vostri autori su Twitter o anche Instagram, e quindi quando leggete i loro libri conoscete anche la mente che ci sta dietro, come pensa e quali sono le sue convinzioni personali, anche politiche. Ditemi, questo non influenza forse il modo in cui leggete poi le loro opere?
Essere uno scrittore oggi non significa solo saper scrivere e avere delle idee originali, significa anche saper gestire la propria notorietà e pensare anche che qualsiasi cosa si dica potrebbe essere usata per criticare le proprie storie.
Questo può essere un’arma a doppio taglio. Se il pubblico vi ama e vi apprezza per l’immagine che voi stessi date loro, potrete anche scrivere storie profonde come delle pozzanghere e la gente vi acclamerà. Al contrario se non venite recepiti bene dalla community tutto quello che direte sarà aspramente criticato, solo perchè lo avete detto voi, e non per vero messaggio che volevate dare.
Personalmente penso che serva un po’ più di spersonalizzazione nel leggere una qualsiasi opera. Il fatto che sia creata da un artista che magari non ha la nostra stessa identica visione del mondo non dovrebbe essere un ostacolo ma uno spunto per confrontarsi con aspetti o idee a noi nuove. Solo poi avere un’opinione a riguardo.
Voi cosa ne pensate? Volete anche voi un po’ più di sostanza e meno apparenza?