I draghi della valle di Maija
L’Istituto Mayas era il quinto delle sette scuole più prestigiose di tutta Maijia, situato nel nord ovest della Valle, era una zona particolare: in quella regione, infatti era particolarmente sentita la vicinanza al mondo degli uomini. Durante l’inaugurazione del nuovo anno scolastico, la festa si trasforma in tragedia per tredici studenti.
Genere:
Fantasy
Trama
Erano sette le scuole che nella Valle di Maija erano state riconosciute per il loro prestigio. Scuole antiche, nel tempo erano diventati i modelli di riferimento per tutti gli altri istituti di Maija. Entrare nei primi tre Istituti, Jusk, Lege e Wuliska, significava solo una cosa: potere assicurato. Il diplomato diventava automaticamente un membro del Governo di Maija. Solo i membri delle famiglie reggenti potevano frequentarle, infatti il biglietto di ammissione era nella maggior parte dei casi il nome di famiglia. Inutile dire che tale onorificenza veniva tramandata solo a coloro i quali ne erano degni.
L’ Istituto Mayas era al quinto posto e si trovava nel nord ovest di Maija, la zona corrisondente alla regione del Rance, particolarmente attenta ai fatti che accadevano nel mondo degli uomini. La particolarità di questo istituto era il fatto che lo potevano frequentare i membri delle Famiglie governanti, quelli però, che non portavano il prestigioso nome di famiglia perchè erano discendenti indiretti. L’Istituto Mayas accoglieva anche studenti che si distinguevano per meriti scolastici o sportivi, assegnando numerose borse di studio ogni anno.
Il corso di Psicologia Storica della Professoressa Pavor era l’unico legame che accomunava i tredici ragazzi protagonisti della nostra storia. Psicologia Storica, non Storia della Psicologia, una materia obbligatoria ma insignificante, come la sua insegnate. Erano in trecento studenti a seguire quella lezione: e tredici ragazzi su trecento sono poca cosa se non consideriamo che il Destino ama gli scherzi.
Diremo dunque che il caso volle che un mese dopo l’inizio delle lezioni, durante la festa per l’inaugurazione del nuovo anno scolastico, tredici di loro non avrebbero certo immaginato cosa aveva in serbo per loro la loro presenza all’istituto.
I membri del Circolo dei Draghi reclamarono il loro prezzo quella notte: una confraternita che ogni anno organizzava una “caccia” principalmente verso le matricole e aveva spinto le vittime com un gregge verso la foresta, fecendoli correre e sudare con viso distorto dal terrore. Era una situazione assurda, esasperata dall’innaturale silenzio in cui erano calati.
Correndo, scappando ed inseguendo, i tredici non si accorsero di posare i piedi su di un sentiero di selciato ormai quasi completamente ricoperto da terra ed erba. Una volta imboccato quel percorso non riuscirono più ad allontanarsene, nonostante vari tentativi… Un lungo sentiero che li condusse all’interno delle rovine di un antico cerchio di pietre.
Ben presto si accorsero che non era ordinario ciò che stava accadendo loro, era la Magia Antica a tenerli prigionieri. Infatti ai loro occhi le rovine divennero un tempio che tra le sue colonne ospitava numerosi Draghi. Grandi ed imponenti creature che se ne stavano accucciati ad osservarli.
A quella vista i ragazzi si resero conto che per loro non ci sarebbe stato nessun lieto fine. Nessuno esce vivo dal Cerchio dei Sacrifici dei Draghi.