Ad ogni problema corrisponde almeno una soluzione. Nel mio specifico caso se mi trovo in un momento di confusione o di stallo, una delle prime cose che mi portano a ritrovare la mia pace interiore è fare un bel riordino fisico della mia scrivania e della mia stanza.
Di recente mi sono ritrovata a pensare a quanto quest’operazione sia utile anche nella scrittura.
Con questo non intendo dire che per scrivere bene dovremmo tutti trovarci a far ticchettare le nostre tastiere in un ambiente spoglio e sterile, siamo artisti dopo tutto!
Ciò a cui io mi riferisco è fare un bel refresh della nostra mente a fronte di un’eventuale rifiuto editoriale, o semplicemente perché ci accorgiamo che pubblicare un libro da 750 pagine potrebbe non essere molto semplice.
Lo scopo del gioco in questo caso è cercare di arrivare ad avere un prodotto lean, un racconto senza sprechi.
Ma come fare?
La copertina: non vogliamo che in nostro potenziale lettore veda spiattellata tutta la trama ad un sol colpo d’occhio. Cerchiamo quindi di valorizzare il titolo e il nostro nome con pochi elementi che trasmettano l’essenza e le sensazioni che dovrebbero poi essere scoperte nella storia.
Il titolo: fate in modo che sia incisivo e che attiri l’attenzione, ma non per la lunghezza! A meno che non stiate scrivendo un saggio scientifico evitate di mettere troppe informazioni proprio all’inizio.
I capitoli: negli ultimi anni si è optato sempre più per avere dei capitoli snelli, questo renderà la lettura più scorrevole e la storia più facile da seguire.
Le scene: ripercorrendo la vostra storia eliminate tutte quelle scene di passaggio che non sono vitali per la narrazione, ad esempio, se il nostro personaggio deve spostarsi da una città all’altra riprendete la storia all’arrivo, tutti sappiamo cosa succede su un treno!
I personaggi: lo so, farsi prendere la mano dalle descrizioni è molto facile, ci casco spesso anch’io! In questa fase di riordino però cercate di pensare a chi è veramente fondamentale al nostro racconto ed eliminiamo le informazioni superflue per i personaggi di contorno, o eliminiamo direttamente queste figure senza troppo rimorso.
Trame e sottotrame: cercate di focalizzare la vostra attenzione su un protagonista ed un arco narrativo alla volta. Soprattutto all’inizio, avere una direzione ben chiara è fondamentale. Le altre sottotrame verranno aggiunte in un secondo momento, quando avremo capito quali trame secondarie inserire senza turbare il tutto.
Less is more
Coco Chanel sapeva il fatto suo. Meno è meglio! Facciamo sempre in tempo ad aggiungere, ma dobbiamo ricordarci da cosa siamo partiti e qual era il nostro piano.
Importante è ricordarsi di mantenere una copia della versione “estesa” della nostra storia e magari dividere in cartelle il materiale che abbiamo scartato (sì, sono una maniaca dell’ordine informatico).
Ogni spunto ed idea potrebbe rivelarsi la base per in nostro prossimo libro!