Parte II
Nello scorso articolo abbiamo visto quali sono e come vengono collocati gli elementi tipografici del paratesto, ora è venuto quindi il momento di analizzare insieme gli elementi prettamente contenutistici del paratesto.
Ma che differenza c’è con gli elementi tipografici?
Le sezioni che andremo ora ad analizzare, al contrario degli elementi finora presi in considerazione, possono essere messi in punti diversi del volume, e godono quindi di più libertà spaziale rispetto ai loro colleghi.
Questi elementi possono infatti comparire in parti diverse a seconda delle esigenze del testo stesso e alla storia narrata.
Le parti rimanenti del paratesto sono quindi: Dedica, Introduzione, Le Note, Illustrazioni e grafici, Bibliografia ed infine Indice
La Dedica
Anche la dedica fa parte del paratesto, come il nome suggerisce, si tratta della dedica da parte dell’autore ad una persona importante della sua vita. Sarebbe buona norma collocare la dedica sulla pagina bianca sul retro del frontespizio (o retrofrontespizio) o su una pagina dispari, distanziata da una pagina bianca dal frontespizio stesso.
La dedica solitamente non supera le due frasi dato che si tratta di una questione personale dell’autore che ha a disposizione tutta la sezione dei ringraziamenti per dilungarsi in tal senso.
Introduzione
Anche l’introduzione deve sempre cominciare sulla pagina destra del volume.
L’introduzione serve per spiegare al lettore di cosa si sta parlando, del perché è necessario saperlo e quali obiettivi ci si prefigge di raggiungere con l’opera vera e propria contenuta nel libro.
Inoltre nell’introduzione ci possono essere delle informazioni riguardo la metodologia utilizzata per scrivere il libro stesso o quali ricerche si sono svolte per poter portare il prodotto finito tra le mani del lettore.
Come avrete intuito l’introduzione è cruciale quando si scrive un libro di saggistica o di letteratura secondaria; anche i testi classici o storicamente rilevanti solitamente hanno un’introduzione per dare delle info riguardo al periodo storico, alla vita dell’autore e della sua carriera e di come si è ricostruito il testo del libro stesso se ci sono più versioni in circolazione.
Le Note
Anche le note sono una parte fondamentale del paratesto dato che hanno la funzione di chiarificare una parte del testo. Le note possono essere: esplicative o di riferimento.
Le note esplicative hanno la funzione di chiarificare o approfondire delle espressioni, temi o parole utilizzate nel testo e che devono essere trattate in una sezione divisa rispetto alla storia principale perchè in caso contrario risulterebbero disturbanti per la scorrevolezza del testo stesso.
Le note di riferimento invece costituiscono un approfondimento bibliografico, ovvero un rimando ad approfondire il tema indicando altre opere che possono essere utili per saperne di più riguardo al tema sottolineato.
Bibliografia
Le note non potrebbero funzionare senza il rimando alla Bibliografia, pena la poca affidabilità del testo.
La Bibliografia è infatti fondamentale per coloro i quali vogliono prendere il libro come riferimento per le loro ricerche. che a loro volta devono essere documentate e tracciabili.
La Bibliografia è quindi un elenco dei libri che sono stati utilizzati per le ricerche propedeutiche alla stesura del contenuto principale del libro pubblicato.
Questa sezione del libro si trova alla fine del volume e lavora a stretto contatto con le note di riferimento ed è generalmente collocata nella parte finale dell’opera.
Subito dopo la bibliografia potreste trovare anche la sitografia, ovvero la lista dei siti che si sono consultati per creare l’opera.
Illustrazioni e grafici
Anche le illustrazioni e i grafici sono accessori al testo vero e proprio.
Si avrà cura sotto questo aspetto di indicare sempre gli autori delle stesse e di fornire del materiale di qualità e tracciabile.
Indice
Come avrete sicuramente notato l’indice si trova nelle pagine iniziali o finali del libro e serve ad indicare con precisione le sezioni ed i capitoli del volume per permettere una ricerca più veloce da parte del fruitore.
Vi sono poi alcuni indici specifici come l’indice dei nomi, dei luoghi etc. che servono a guidare in maniera più semplice il lettore all’interno di una storia particolarmente fitta e complicata. Gli indici specifici secondo la buona norma tipografica sono sempre collocati alla fine, prima dei ringraziamenti.
Ora la vostra conoscenza del paratesto è completa ed approfondita, voi conoscevate tutti questi elementi?