Un genere di romanzo che ha avuto un grande riscontro sul grande pubblico fin dal XIX sec. d.C. è il romanzo storico.
Il Romanzo storico.
Il romanzo storico presenta già nel suo nome le caratteristiche che deve avere per essere definibile come tale.
È un romanzo, quindi un genere narrativo in prosa che contiene la storia di vari personaggi e che si basa sulla costruzione di una trama con un inizio, uno svolgimento ed una fine.
Il lato storico viene fornito dai fatti principali su cui lo scrittore stesso si basa per creare la sua storia. Tali fatti devono pertanto essere storicamente accurati, basarsi su fonti e documenti autorevoli per rendere verosimile il tema trattato e le vicende che vivono i protagonisti.
Scrivere un romanzo storico non è affatto semplice, la fase della ricerca diventa quella più complessa ed impegnativa perché da essa deriveranno tutte le vicende che verranno narrate e fornirà il materiale per gli intrecci delle vite di personaggi realmente esistiti con quelle della fantasia dell’autore.
La prima distinzione a cui dobbiamo porre attenzione è dunque quella tra romanzo ”classico” e il romanzo storico: il secondo dovrà essere credibile per quello che riguarda i costumi, la cultura, l’ambientazione e il background narrativo dei personaggi.
I personaggi dovranno dunque essere attendibili e verosimili allo stesso tempo .
Personalmente vi posso dire che trovo i romanzi storici affascinanti se ben fatti. Ho apprezzato particolarmente “La Caduta dei Giganti” di Ken Follett che potrebbe essere un buon esempio per chi sta cercando ispirazione per la metodologia da usare per scrivere il suo romanzo storico.
Che differenza c’è con il romanzo fantasy?
Un altro genere di romanzo che soprattutto nell’ultimo decennio ha spopolato sulle scansie delle librerie tradizionali e ora anche digitali, è quello del romanzo fantasy.
Come sappiamo si sprecano ere ed ambientazioni che fanno da sfondo a vicende a base di magia, misticismo e sovrannaturale.
In questo caso l’esempio più facile a cui ricollegarsi sarà “Il Signore degli Anelli” di J. R. R. Tolkien per intenderci.
Un mondo fantastico in cui il lettore è perfettamente a conoscenza del fatto che sia i personaggi che l’ambientazione derivano solo ed esclusivamente dalla fantasia, appunto, dell’autore.
In questo caso non ci si dovrà preoccupare di ricercare documenti od attestazioni ma di far collaborare aspetti sovrannaturali con quelli riconducibili all’ambientazione per non eccedere con le stravaganze che come abbiamo visto insieme in altre occasioni i lettori scarsamente apprezzano.
Cosa succede se si mischiano?
Una prospettiva particolarmente interessante è data dalla commistione di questi due generi. Un romanzo del realismo magico potremmo dire.
Alcuni autori post moderni come Isabel Allende e Gabriel García Márquez hanno giocato con questi due generi e ne hanno inaugurato uno tutto nuovo con delle caratteristiche che appartengono sia all’uno che all’altro.
Ho amato particolarmente “Inès dell’Anima Mia” della Allende perchè non si tratta solo di solo una storia romantica. È un romanzo agile ma allo stesso tempo profondo che rende al meglio le tematiche della narrativa femminile, inserendole in un contesto sociale dove si scontrano le diverse culture dell’America Latina che ancora si creolizza e ha del magico in sè. Questa magia permea il romanzo e lo fa salire ad un livello di particolarità davvero intrigante.
Questo genere viene definito di realismo magico e porta in sé delle novità che stuzzicano la fantasia e svecchiano la trita e ritrita storia d’amore.
Che sia in un periodo storico reale, fantastico o magico, continuate a sognare!