Come sappiamo, lo stile di un testo può indicare tutte le caratteristiche che ad esso sono associate per farlo rientrare all’interno di un canone, uno stile giornalistico ad esempio sarà diverso da uno stile poetico.
Ma la parola stile ricopre anche un altro significato all’interno del panorama tipografico.

Lo stile di un testo rappresenta quindi le diverse forme che ogni carattere può prendere, ad esempio corsivo, tondo, neretto e sottolineato.
A loro volta ogni stile può essere reso in maiuscolo, minuscolo e maiuscoletto.

Va però detto che in un romanzo e nei testi più comuni il maiuscolo raramente viene impiegato in quanto disturberebbe troppo l’armonia grafica del testo stesso, “bucando” l’insieme.

Se proprio non si può fare a meno di inserire il maiuscolo si opterà quindi per un maiuscoletto, una dimensione quindi che mantiene differenziate le maiuscole dalle minuscole, rendendole ad ogni modo un po’ più aggraziate rispetto al maiuscolo vero e proprio.

minuscoloSe nella revisione ci accorgiamo che una parola deve essere quindi messa in minuscolo si selezionerà la parola o il periodo sottolineandola e riportando a fianco il segno in figura.

maiuscolo necessarioAl contrario, se il maiuscolo è necessario si potrà sottolineare tre volte i caratteri coinvolti o adottare il segno in figura, il che solitamente risulta molto più chiaro e comprensibile, soprattutto se si sta lavorando con poco spazio di impaginazione.

Maiuscola e minuscolaQuesto segno invece sta ad indicare una parola che deve essere corretta apponendo la maiuscola alla prima lettera per poi far seguire il carattere minuscolo.

Come visto prima, se si rende necessario il maiuscolo sarà meglio richiedere un maiuscoletto per rendere distinguibili le maiuscole dalle altre lettere.

 

Minuscolo necessarioAncora più specificatamente questo segno evidenzia la richiesta di mettere la parola in maiuscoletto con iniziale maiuscola.

Il neretto

Il neretto ( detto anche bold o grassetto) viene impiegato per i titoli di sezioni del testo o per la divisione in paragrafi; viene utilizzato anche per dare risalto a parole particolarmente importanti per il testo in quanto si vogliono evidenziare dei concetti chiave in modo forte e marcato.

Attenzione però, perchè il neretto dev’essere utilizzato con parsimonia, solitamente per delle parole in quanto la scelta di mettere una frase intera in neretto potrebbe risultare troppo pesante.

neretto necessarioDurante la correzione delle bozze questo simbolo indica la necessità di mettere in neretto la parola selezionata.

normaleAl contrario, se una parola da neretto deve passare in tondo (normale) va sottolineata e richiesto che venga messo in chiaro (non bold), di qui la sigla ch.

Il corsivo

Detto anche italico dal carattere creato da Manuzio, viene impiegato per evidenziare le parole in maniera più elegante e discreta rispetto al neretto.

Si usa solitamente per scrivere delle parole straniere, anche se questa è una convenzione e non una regola obbligatoria come invece è quella che prevede l’impiego del corsivo quando si usano parole latine.
Anche in questo caso però l’eccezione prevede che le parole latine possano essere scritte in tondo se esse sono talmente comuni da non richiedere la resa in corsivo.

Ad esempio la parola referendum è sufficientemente diffusa ed utilizzata, al contrario l’espressione de gustibus non disputandum est verrà sempre resa in italico.

Inoltre è buona norma scrivere in corsivo i titoli di opere quali libri, film e opere d’arte, mentre invece il nome dell’autore potrà essere scritto con testo normale.

Nella revisione bozze si richiede il corsivo con questo segno, è accettata anche la sottolineatura singola ma potrebbe risultare fuorviante.

Al contrario, se dal corsivo si vuole passare al tondo normale si usa questo simbolo.

Qui si conclude la nostra piccola guida alla revisione bozze e ai suoi segni, spero che sia utile e che ne possiate fare un buon utilizzo.

 

 

 

 

 

Arianna è nata in provincia di Rovereto, ha frequentato lì la scuola fino alle superiori, quando lei e la sua famiglia si sono trasferiti in Veneto a causa del lavoro del padre, un militare. Arianna ha sempre avuto la passione per la letteratura di tutti i tipi e l’arte classica la affascina. Studiando all’università ha avuto modo di approfondire la conoscenza del mondo della cultura classica italiano e mitteleuropea.