La magia non è nient’altro che la capacità di influenzare il corso degli eventi usando forze misteriose o soprannaturali. L’alterazione della realtà, o meglio dell’evento naturale, deve comunque seguire delle regole e non essere affidato al caso.

Per un bambino è accettabile la “magicabula” che realizza qualunque cosa, ma anche da così giovane vuole coerenza. L’adolescente ha bisogno di regole, ma non troppe né troppo complesse, perché è irrequieto e la noia lo porta ad allontanarsi dalle spiegazioni.

Un adulto vuole coerenza e regole.

Partendo da questo studio sull’esigenza della percezione della magia nelle varie fasce di età, ho creato la magia nel mondo di Fortier e nello specifico il continente di Thymos mi sono posta delle regole che come scrittrice devo rispettare, anche se nei racconti di quel mondo non ritengo necessario far trasparire.

Tendenzialmente però, questo funzionamento della magia si ritrova in tutto l’Astratto, anche se i diversi popoli possono interpretarlo in un modo diverso e svilupparlo più o meno rispetto Fortier.

Qual’è la condizione che fa di un mago un utente di magia?

magiaPer praticare la Magia in Thymos è necessario possedere ed esercitare la Vista. Thymos non ha una scuola di magia, la professione di Mago è una professione da bottega, con un negoziante e suoi garzoni. La magia è considerata come una dote, al pari dell’abilità canora o artigianale.

Tendenzialmente tutte le persone potrebbero essere utenti di magia, ma solo chi sviluppa la Vista è in grado di vedere il flusso magico che si muove in natura.

Non esiste un concetto di magia che crea, nulla viene dal nulla e tutto può essere solo trasformato. Un Mago è quindi un modellatore: ciò che lo distingue da un artigiano è la capacità di lettura degli elementi per interpretare come sia meglio utilizzarlo.

Chiunque può prendere un pezzo di ferro e modellarlo: un mago è in grado di stabilire se il suo impiego sia più adatto per un cucchiaio o per una pala. Secondo i maghi, una volta che ne comprendono e rivelano lo scopo, è il ferro stesso a liberare la sua energia e modellarsi tra le loro mani senza che nessun fabbro lo batta.

Qual’è il prezzo da pagare per fare magie?

Come per qualsiasi impiego, per svolgere il lavoro di Mago è necessario impegno e fatica. Per quanto un individuo possa nascere con delle predisposizioni, se poi non le sviluppa ci saranno sempre altri più abili.

La magia può essere catalogata in quatto filoni convenzionali, non esclusivi di una o l’altra pratica: Speziale, Incantamento, Elementale, Contemplazione.

magiaLa branca della magia più diffusa è quella dello Speziale, che pratica la sua arte nella Spezieria, ma comprende anche guaritori e levatrici. Non tutti gli Speziali sono considerabili maghi, molte persone non dotate di talento hanno il loro negozio e miscelano gli ingredienti per creare i medicamenti. Un Mago è portato però a comprendere in modo più specifico le problematiche di salute di una persona ed elargire cure più mirate.

La magia di Maghi Speziali di per sé la più semplice: esercitare la Vista è come esercitare la lettura, l’affaticamento della mente che se ne ricava è paragonabile all’affaticamento dell’occhio quando si legge molto.
La scelta delle spezie da miscelare e la loro quantità è data dalla conoscenza, ma per una precisione al microgrammo è possibile usare la Vista.

Voi scrivete di magia? Chi è mago e quale prezzo paga per le sue magie?