Spesso leggendo anche testi specializzati mi sono accorta dell’uso a volte improprio dei termini libro digitale o e-book.
Per questo motivo in questo articolo intendo fare una piccola digressione sui termini “libro” e “testo” per capire esattamente a cosa ci riferiamo quando parliamo di quelli che vengono comunemente ed erroneamente chiamati “libri digitali”.
Libro
L’origine del nome libro deriva dal latino liber, un termine che indicava la membrana interna di alcuni tipi di piante che in passato veniva usato come supporto scrittorio dopo essere stato disseccata e ridotta in lamine.
Successivamente il termine libro viene utilizzato per designare un “Complesso di pagine dello stesso formato, contenenti testi e illustrazioni, ricavate da fogli di carta stampati o manoscritti, piegati in segnature, cuciti o incollati e tenuti insieme da un rivestimento (copertina) con le tecniche di legatura o rilegatura ”.
Il termine libro indica quindi le proprietà fisiche dell’oggetto, un libro può infatti essere anche composto di sole immagini, o non avere nessun tipo di contenuto. Prendiamo ad esempio l’opera “Libro Imbullonato” di Depero, esso è un libro secondo la definizione del termine, ma il suo contenuto rimane sconosciuto.
Per questo motivo non possiamo usare il termine “libro digitale”, in quanto manca delle caratteristiche fisiche e meccaniche dell’oggetto libro.
Testo
Tutt’altro discorso vale invece per il termine testo che l’Enciclopedia Treccani definisce come “Il contenuto di uno scritto o di uno stampato, ossia l’insieme delle parole che lo compongono, considerate non solo nel loro significato ma anche nella forma precisa con cui si leggono nel manoscritto o nell’edizione a cui ci si riferisce. Con valore restrittivo, il corpo originale di uno scritto, distinto da tutto ciò che nella stampa viene inserito o aggiunto (a introduzione, illustrazione, spiegazione, traduzione ecc.).”
Dunque potremmo dire che il libro è la scatola che contiene il testo, e il testo è l’anima che dà senso all’esistenza del supporto.
In conclusione possiamo quindi dire che possono esistere testi digitali, ma non libri digitali dato che una riproduzione grafica del libro non è caratteristica sufficiente a renderlo tale, un po’ come Magritte che scrive sotto l’immagine di una pipa “Ceci n’est pas une pipe”.
Sperando che questo piccolo approfondimento possano essere stati utili spero di sentire che ne pensate voi di questo argomento, a presto!