Il progresso tecnologico che ha segnato quest’ultimo decennio ha profondamente cambiato l’idea e l’approccio che abbiamo nei confronti della lettura.
Noi lettori ci siamo quindi dovuti forzatamente confrontare con una domanda: meglio l’ebook o il libro tradizionale?
Nel seguente articolo cercherò di fare una valutazione oggettiva e strettamente personale per quello che riguarda la mia esperienza.

1 – Dimensioni

libro premonitoreIl primo aspetto da considerare sono le dimensioni: l’ebook può essere di varie dimensioni ma in linea generale è leggero e compatto, ideale per essere messo nella borsa o nello zaino per avere a portata di mano un’intera biblioteca nello spazio di pochi decimetri quadrati.
Il libro cartaceo è senza dubbio più ingombrante se trasportato, oltre a contenere solo un testo alla volta.

Personalmente trovo estremamente comodo portare con me l’ebook mentre sono in viaggio, sia esso solo una tratta in treno o per un’intera vacanza, mentre a casa amo tenere accanto al letto il mio libro della buona notte, cartaceo, a cui dedicare il mio tempo a casa.

2 – Dati trasportabili

Ovviamente la memoria del nostro dispositivo elettronico non può essere paragonato a quello del nostro fidato libro potendo contenere una quantità incredibile di testi al suo interno, così al posto di affaticare le nostre schiene con pesanti faldoni di documenti ci basta sbloccare un pulsante, e così preparare un esame diventa letteralmente più leggero, considerando anche che si possono aggiungere note a margine, come il libro tradizionale.

3 – Fruibilità

Cominciamo ora a vedere in che cosa a parer mio un libro cartaceo è superiore rispetto ad un kindle.

Come dispositivi elettronici necessitano di batterie e significa che mentre siamo nel bel mezzo della lettura il nostro fidato ebook si può spengere, magari proprio nella scena madre!
Per caricarlo poi dobbiamo tenerlo fermo vicino alla presa della corrente, limitando i nostri spostamenti se volessimo proseguire con la lettura.
Ovviamente il libro cartaceo non ha di questi problemi, è sempre lì ad aspettare di essere sfogliato!

4 – La corruttibilità

e-reader rottoIl nostro ebook è di certo pratico ma ha bisogno di più cura rispetto ad un libro cartaceo.
Se ci cadesse per sbaglio in una pozzanghera o rimanesse fuori durante un temporale (come a me è purtroppo capitato) ad un libro bastano solo cure amorevoli e tanta pazienza per renderlo di nuovo leggibile, come anche una pagina strappata per sbaglio o una macchia.
Se invece si danneggia lo schermo del nostro ebook, la nostra lettura sarà per sempre compromessa!

5 – La condivisione

Un libro ci è piaciuto tanto da volerlo prestare ad un amico? Prego, accomodatevi! Tanto ne sto già divorando un altro.
Ma se è un ebook non c’è nulla da fare, o ci priviamo del nostro apparecchio e anche di tutto ciò che esso contiene, o ci limitiamo a raccontare la trama al nostro amico.

6 – I materiali

Giustamente si è parlato dell’impatto che ha il settore editoriale per quanto riguarda la produzione di carta e si è gridato al miracolo quando sono stati introdotti i primi ebook in commercio. Possiamo salvare gli alberi!
Questo però non è vero, per produrre carta ci si affida a delle piantagioni specifiche di alberi che siano adatti a questa produzione, creando quindi imboschimento senza impoverire il terreno.
La produzione, ma soprattutto lo smaltimento di un supporto per testi digitali risulta invece molto più inquinante, usando materiali non facilmente riciclabili anche in termini di costi.

La soluzione? Secondo il mio modesto parere non siamo tenuti a scegliere tra l’uno e l’altro, potendo godere dei benefici di entrambi. Infatti posso dire di essere completamente soddisfatta nel poter usare sia l’uno che l’altro.

Anche se devo ammettere di avere un debole per il libro tradizionale, un oggetto che racchiude in sè non solo la sua storia, ma anche la mia, conservando anche i momenti della mia vita che io ho speso per leggerlo. Come fiori secchi dei campi tra le pagine ingiallite.

E voi? Cosa preferite usare e perchè? raccontatemi tutto!

 

Arianna è nata in provincia di Rovereto, ha frequentato lì la scuola fino alle superiori, quando lei e la sua famiglia si sono trasferiti in Veneto a causa del lavoro del padre, un militare. Arianna ha sempre avuto la passione per la letteratura di tutti i tipi e l’arte classica la affascina. Studiando all’università ha avuto modo di approfondire la conoscenza del mondo della cultura classica italiano e mitteleuropea.