Errori comuni quando si pensa a come scrivere per i giovani.

Oggi voglio parlavi di adolescenti e di stereotipi, degli aspetti che piacciono e altri che entusiasmano meno quando si parla di adolescenti che leggono libri per adolescenti.

Teen fiction

Alzi la mano chi di voi ha amato con tutto il cuore i romanzi per adolescenti leggendoli da adolescenti!
Già…come immaginavo!

Cosa c’è che non va?

Se chiedessimo ad un adolescente medio in che percentuale si rispecchia nei protagonisti dei romanzi scritti su misura per loro di certo le cifre non sarebbero superiori al 40%.

Il perché è abbastanza facile da capire: i personaggi sono troppo plasticati, troppo perfetti per il loro ruolo. La ragazza adolescente è bellissima ed intelligentissima e salverà il mondo perché è la protagonista… beh con il suo accessorio più bello: il ragazzo bellissimo ed intelligentissimo che la ama tantissimo.

Punto secondo: gli adolescenti di cui viene scritto non parlano come pensano gli adulti che creano romanzi per giovani adulti. Ma li avete mai sentiti? Consiglio ai signori scrittori di farsi affiancare da un consulente… magari un adolescente!

Certo, alcune espressioni vengono effettivamente usate… ma nel parlato non è poi così evidente. Ci si dovrebbe ricordare che lo slang non dura per sempre, quindi rimanere sul neutro sarebbe l’ideale.

Terzo punto fondamentale: gli adolescenti dei romanzi hanno molta più libertà di quella che hanno effettivamente nella vita reale i veri teenager. Certo, si sta cercando di offrire un romanzo che li faccia sognare… ma non che li faccia arrabbiare perché alcuni scenari sono totalmente assurdi.

Insomma a 16 anni quando uscivo mia mamma mi chiamava spesso e mi faceva passare il telefono per parlare con le mie amiche! Figurarsi se mi sarei mai permessa di compiere metà delle azioni delle protagoniste della teen fiction.

L’adolescenza è un gran casino ragazzi, e non si può pretendere che possano piacere dei romanzi che invece raccontano tutto in maniera così semplice, con trame che fanno già presagire la fine della storia a pagina venti.

Una fine che modestamente non ha nulla da invidiare a quella delle fiabe per bambini. La bellissima principessa vive felice e contenta con l’uomo della sua vita che sposa dopo setto o otto capitoli… si tratta di giovani adulti, non di bambini troppo cresciuti!

Allora perché si leggono?

Seguendo i ragionamenti di qui sopra ci si aspetterebbero cifre di invenduti che farebbero cambiare direzione alle case editrici se nessuno leggesse questi libri.

Il fatto è che l’audience c’è… ma dell’età sbagliata. Ricordo che appena tredicenne divoravo i romanzi per adolescenti, un po’ per vanità e per sentirmi già grande, un po’ perché ancora non sapevo bene cosa avrebbe significato vivere quello che c’era scritto tra quelle pagine che predicevano quello che avrei vissuto anche io!

Si cerca una guida, un qualcosa che ci possa dire che direzione prendere o che emozioni dovremmo provare davanti a una certa situazione. Salvo poi arrivare ad avere l’età dei protagonisti dei libri da noi tanto amati e guardarli di sbieco perché raccontano un sacco di… diciamo punti di vista opinabili.

Questa è la mia esperienza, ma raccontatemi della vostra! Sono curiosa di sapere la vostra sui romanzi per giovani adulti!

Ma intanto continuate a sognare!