Chi non perde ore e ore a guardare su Instagram i video di esperti calligrafi, così soddisfacenti da guardare?
Io di sicuro sono una di quelli che senza accorgersene passano le ore a guardare incantati i gesti di precisione chirurgica che mettono su carta delle piccole opere d’arte solo con un segno d’inchiostro.
Nell’era digitale in cui viviamo scrivere a mano diventa sempre meno fondamentale, la comunicazione istantanea ha reso obsoleto l’uso della parola scritta, e sempre meno studenti preferiscono prendere appunti a mano, vista la maggiore praticità offerta dai dispositivi elettronici di ultima generazione.
Anche la lista della spesa diventa digitale, con app per il telefono che permettono di condividerla simultaneamente a tutta la famiglia e di aggiungere anche le foto dei prodotti, evitando direttamente di scrivere.
La tecnologia ha reso la nostra vita veramente molto più facile sotto moltissimi punti di vista, e ne siamo tutti molto grati, ma ci sono alcuni aspetti che invece vengono ostacolati in modo indiretto dalla caduta in disuso di alcune pratiche, come, per l’appunto, la scrittura manuale.
Ecco quindi 5 buoni motivi non solo per ritornare a scrivere, ma a scrivere bene.
Eh sì, perchè la grafia è come una persona scrive, ma la calligrafia è la scrittura che è bella a vedersi, e viene definita addirittura un’arte quando studiata ed impiegata a dovere.
Quindi anche voi adesso come me avrete la pelle d’oca quando sentite una persona affermare con orgoglio di avere una bella calligrafia!
Ma tornando a noi ecco qui il perchè dovremmo sforzarci di scrivere bene:
- La calligrafia stimola l’attività neuronale: un nutrito numero di pedagogisti ha dimostrato che i bambini che conoscono più stili calligrafici, come il corsivo, hanno una maggiore predisposizione al possedere un vocabolario più ampio e alla creazione generale di testi scritti, al pari dei coetanei che utilizzano prevalentemente strumenti elettronici.
Inoltre la percezione aptica, ovvero l’insieme degli stimoli tattici e motori, permettono di coinvolgere più sfere cerebrali contemporaneamente, risultando benefico per il mantenimento attivo di queste aree. - Aiuta a rimanere concentrati: l’azione legata allo scrivere manualmente permette di concentrarsi solo su una dimensione, legata al tracciato della penna sulla carta, mentre la scrittura digitale comporta uno spostamento continuo della vista dalla tastiera allo schermo, rendendo più stancante l’attività di scrittura dato che la nostra attenzione deve continuamente “riposizionarsi”.
- Serve a memorizzare più velocemente: la dottoressa Virginia Berninger dell’Università di Washington ha dimostrato attraverso uno studio che la scrittura manuale permette la costruzione di una serie di ricordi motori che ci aiutano inconsciamente a ricordare meglio le informazioni che abbiamo scritto. In questo modo la nostra mente ha il tempo di rielaborare le informazioni attraverso il movimento del corpo, permettendoci di avere una risposta visiva e motoria quando cerchiamo nella nostra memoria.
Questo studio dimostra inoltre che chi padroneggia la scrittura creativa è più creativo, ha più idee e impara meglio. - La scrittura calligrafica è una forma di meditazione: per raggiungere la padronanza soddisfacente della calligrafia serve tempo, e per imparare serve compiere movimenti lenti e molto studiati, come ci capita di rado nelle nostre vite frenetiche. Per essere dei bravi calligrafi serve ritagliarsi del tempo per sè stessi nella forma più genuina del termine, dato che è un’attività che è solo per noi, e che ci aiuta a riconcentrarci su noi stessi, mettendo momentaneamente da parte tutto il resto del mondo. In questo senso io stessa mi sono accorta dei benefici che la scrittura creativa hanno sulla mia psiche, aiutando a rilassarmi anche dedicandoci davvero pochi minuti un una giornata.
La calligrafia è espressione della nostra personalità: in un mondo dove la messaggistica istantanea ci ha avvantaggiati e ha reso la comunicazione più efficiente, la parola scritta assume tutto un altro significato. Quanto è bello adesso ricevere una cartolina o una vera e propria lettera? Certo, se fosse la norma diventerebbe davvero antipatico, ma questo ritaglia un posto d’onore a ciò che è stato scritto a mano da una persona che si è presa del tempo per sedersi e scrivere un pensiero proprio a noi.
A sua volta ogni pensiero che noi scriviamo a mano diventa diretta espressione di noi stessi, di come ragioniamo, dei nostri sentimenti e di come riusciamo ad articolarli.
Oggi non serve per forza iscriversi ad un corso di calligrafia per diventare buoni calligrafi, ma bastano anche dei semplici libri di calligrafia base che sono disponibili sulle principali piattaforme di shopping online.
Quindi cosa state aspettando? Impugnate la penna e andate alla conquita della più bella grafia che siate mai riusciti a padroneggiare.
In uno dei miei primi post pubblicati sul blog “Sto disimparando a scrivere”, facevo un j’accuse personale al fatto di trascurare la scrittura a mano per l’abuso della tecnologia. Purtroppo dieci anni dopo sono addirittura peggiorato. Ritengo che i cinque motivi elencati siano più che validi: ogni giorno bisognerebbe prendersi un po’ di tempo per scrivere e osservare la prorpia calligrafia
Benvenuto nel blog Ferruccio. Fossero anche dei semplici appunti, trovo opportuno che si riprenda a scrivere a mano. Naturalmente non si può pretendere un manoscritto per un romanzo. Personalmente un tacquino con penna per gli appunti cerco di averlo sempre a portata di mano.
Mi piace scrivere a mano, e ritrovo nella tua lista osservazioni che ho fatto da sola, in particolare sull’aspetto meditativo e della memorizzazione. Scrivere bene, però, mi è abbastanza indifferente. Per me è importante usare la grafia che mi fa stare meglio in quel momento. Se devo sfogare qualcosa, facilmente scriverò male; se sto cercando di non soccombere a qualche emozione negativa, scriverò in modo molto controllato. Se invece ho una storia in mente, scriverò disordinato e colorato, con un bel corredo di frecce e simboli. 🙂
(Scusa l’off-topic: tu vedi regolarmente i gravatar dei commentatori? Perché sul mio blog io non li vedo più, e ora mi accorgo di non vedere nemmeno i tuoi. Magari mi dai un indizio per capire quale sia il problema.)
Mi piace questa tua riflessione sulla grafia in base allo stato d’animo. Da parte mia ho visto un abbruttimento costante del mio scrivere, ora rifletto se sia dipeso anche da un mio cambiamento interiore.