Fino ad ora abbiamo visto gli altri sei elementi che sono essenziali per la creazione di una storia: la prospettiva, l’ambientazione, il motivo scatenante, l’obiettivo del protagonista, gli ostacoli che incontra e i punti di forza e debolezza dei personaggi.
Ma come agisce il nostro eroe all’interno di questo sistema?
L’arco narrativo
Possiamo riassumere l’agire dell’eroe in quattro fasi:
- Il protagonista vuole qualcosa
Come abbiamo visto il protagonista deve avere una forte motivazione per intraprendere la sua avventura.
Il lettore vorrà scoprire se ci riuscirà e per questo è invogliato a continuare la lettura. L’obiettivo deve essere chiaro e non giungere troppo tardi nella narrazione.
Non è obbligatorio che l’obiettivo che il protagonista ha all’inizio sia lo stesso per tutta la storia, in quanto può cambiare con l’evolversi della storia, le sue rivelazioni e il cambiamento interno del personaggio. - Intraprende un viaggio (non necessariamente fisico)
Dunque il nostro eroe è spinto verso lidi sconosciuti a causa di un evento che gli impedisce di continuare la sua vita di prima come se nulla fosse.
Come abbiamo visto questo viaggio non deve essere per forza fisico, o solamente fisico, ma anche e soprattutto di natura mentale: si mettono in discussione tutte le conoscenze e le convinzioni che ha avuto per affrontare tutte le sfide lungo il percorso. Incontra ostacoli
Come nella nostra vita nulla va esattamente come previsto, e la nostra capacità di trattare con la situazione i cui ci troviamo ci fa maturare e accumulare esperienza che cambierà per sempre il modo in cui ci approcciamo ad un certo evento o rispetto a noi stessi.
Gli ostacoli devono essere integrati in modo equilibrato nella storia, senza esagerare per non sforare nel ridicolo, ma per creare un apparato adatto alla storia che metta in evidenza tutte le caratteristiche dei personaggi e far procedere la storia mantenendo sempre attento il lettore.
In questo caso gli archi narrativi interni dovranno concludersi in modo non troppo dilungato .- Raggiunge il punto massimo e ne esce cambiato
Ovviamente gli ostacoli interni all’avventura generale devono essere risolti prima del gran finale che vedrà la risoluzione dell’obiettivo generale nel bene o nel male.
In questo momento si riassumono tutti i cambiamenti avvenuti all’interno della psiche del nostro eroe per arrivare alla conclusione.
Ovviamente non è obbligatorio che tutta la storia sia finita lì, ma solo che il motivo iniziale venga risolto, e nella sua soluzione nasca una seconda problematica da risolvere in un secondo romanzo.
Da sabbia a perla
Una volta che questo quadro generale è presente nella vostra storia noterete che il vostro eroe subisce un cambiamento radicale, parte come un granellino di sabbia che, avventura dopo avventura, viene ricoperto dalla madreperla dell’esperienza, per trasformarlo in una perla. Come tutte le perle non deve essere solo ed unicamente bianco, ma pieno di riflessi, sfaccettature e sfumature di mille colori.
Una cosa è certa: nessuno saprebbe più riconoscere il granellino di sabbia che si è imbarcato nella sua impresa!
Anche voi pensate che il viaggio dell’eroe sia come la formazione di una perla? Quale immagine secondo voi è più adatta a questa descrizione?