Passiamo circa un terzo della nostra vita nel mondo dei sogni, circa ventisei anni dormendo e ben sei sognando, una quantità incredibile!
Quindi perchè non sfruttare questo tempo a nostro vantaggio per mantenere in allenamento la nostra mente e allenare la nostra penna?
Tenere traccia dei sogni
Scrivere periodicamente tutti i sogni che si ricordano comporta diversi vantaggi: si può avere un indizio in più su come sta andando la nostra sanità mentale, possiamo capire se c’è in particolare qualcosa che ci sta turbando o se al contrario il nostro subconscio ci dice che va tutto benone!
Ovviamente per l’interpretazione dei sogni e per la risoluzione di situazioni di disagio mentale serve l’intervento di un esperto, ma se non sopravvengono particolari necessità tenere traccia dei sogni può essere di aiuto per fare un po’ di autoanalisi.
…e ricavarci una storia
I sogni che facciamo spesso e volentieri non hanno alcun senso logico apparente, ma sono solo un’accozzaglia di impressioni e scene che si rincorrono. Come mai potrei riuscire a ricavarne una storia?
Abbiamo visto insieme che la Musa ha varie forme, e che viene solleticata dall’osservazione della realtà, perchè quindi non aggiungiamo un po’ di carne al fuoco e ci aggiungiamo anche il piano onirico?
Non tutto quello che vediamo durante il giorno ha la stoffa per diventare storia, così non deve esserlo tutto ciò che sognamo!
Ma se in particolare vi colpisce un intreccio che si è venuto a creare fortuitamente, allora non esitate a prenderne nota e a ricavare un semplice sviluppo, anche solo una bozza da poter inserire come arco narrativo secondario. Ad esempio personaggi strani che svolgono attività diverse dall’ordinario e crearci dietro una storia che renda l’assurdo plausibile.
Una volta ho sognato che c’erano gli alieni che stavano cercando di mettersi in contatto con me attraverso una cannuccia del mio succo di frutta preferito. Quindi potremmo prendere questo elemento e girarlo in maniera tale che sia inseribile in un libro di spionaggio in cui degli agenti sotto copertura comunicano attraverso dei sofisticati apparecchi che sono a forma di…succo di frutta! O se volete tenere per buono che gli alieni cercano di contattarci attraverso imballaggi vari accomodatevi pure!
Inoltre i sogni hanno l’incredibile capacità di trasmettere emozioni molto intense attraverso particolari minimi che spesso ci portano a svegliarci di soprassalto nel cuore della notte, grati che si trattasse solo di un incubo.
Quindi come potremmo usare una brutta esperienza per creare qualcosa di positivo per la nostra arte?
Si potrebbe prendere ispirazione proprio dalle nostre paure più recondite e trasformarle in mostri da far finire impalati mentre il nostro eroe torna trionfante a ronfare tranquillo su un cuscino di piuma.
Scrivere dei propri incubi ricorrenti e cambiare il finale risolvendo la situazione è considerato un buon metodo per affrontare questo tipo di disagio, o comunque addormentarsi con la convinzione di abbattere il nemico.
I sogni lucidi
Scrivere regolarmente i propri sogni è uno dei vari metodi consigliati per avere dei sogni lucidi, quelle manifestazioni oniriche in cui rimaniamo coscienti.
In questo stato possiamo avere il controllo del sogno e far agire lo stesso a nostro piacimento, un po’ come Inception, solo che facciamo tutto da soli.
Personalmente ritengo che avere almeno un’esperienza da onironautica per uno scrittore sia importante, perché permette di vedere in direttissima come cambierebbe e costruirebbe un mondo oggettivo se avesse questa possibilità tra le mani nella realtà.
Personalmente mi capita occasionalmente di avere questo tipo di esperienze, e sempre per un tempo molto limitato. Mi aiuta a capire ciò a cui pongo particolare attenzione nell’aspetto estetico dei mondi che creo, e come modifico inconsciamente le esperienze che vivo.
Ci sono moltissimi tutorial e libri che parlano di come avere un sogno lucido, ma di seguito ci sono dei semplici accorgimenti che ognuno di noi può fare per favorire le possibilità di avere un sogno lucido:
1 Scrivere regolarmente i propri sogni
2 Fare un controllo della realtà quando si è svegli, come ad esempio contarsi le dita, perchè facendolo spesso probabilmente riproporremmo questo gesto anche in un sogno, e se ci accorgiamo che qualcosa non quadra allora significa che stiamo sognando.
3 Svegliarsi dopo cinque ore di sonno e poi rimettersi a letto dopo aver ripetuto un paio di frasi che dicono più o meno così: la prossima volta che sto sognando mi ricorderò che sto sognando.
Ovviamente questi sono solo dei trucchi che aiutano ad avere questo tipo di esperienze, ma non è detto che tutti ci riescano, o se ne avranno mai uno, ma vale lo stesso la pena provare!
E voi avete mai avuto un sogno lucido? O preferite annotare i vostri sogni per ricavare delle storie dalle più astruse impressioni?
Ho letto dei sogni lucidi, ma non sono mai stata tentata di provare. Ho un sonno molto profondo, che mi dispiacerebbe frammentare per prendere appunti. La mattina, quando mi sveglio, non ho quasi mai in mente l’ultimo sogno. in cambio sto già sentendo musica in sottofondo. Che cosa carina..
Io invece cerco i sogni lucidi: mi risultano più facili da ricordare (e controllare) quando lo svegliarmi coincide con l’interruzione del sogno. Non è necessario che mi ricordi tutto, mi aggrappo ad un dettaglio e poi da lì a distanza di ore riesco a ricostruire il sogno. Il controllo dei sogni riesco a farlo veramente di rado, ma anche in questo caso è perchè mi sveglio interrompendo il sogno e me ne aggrappo con la razionalità, riuscendo ad appisolarmi mentre continuo le mie fantasie.
All’inizio tenevo traccia dei sogni proprio per capire cosa voleva comunicarmi il mio cervello. Nel riportarli su carta, usando le parole che mi venivano al momento senza pensarci troppo, mi trovavo alla fine con la soluzione lì in bella vista alla rilettura. Poi da un sogno ho ricavato materiale importante per un capitolo. Da un altro sogno ho ricavato un racconto, perché pur essendo io nei panni di qualcuno, non ero proprio io, come se il mio cervello scrivesse da solo a volte. Non li ricordo tutti, nemmeno quando provo a scriverli subito, ancora prima di lavarmi la faccia al mattino.
Dei sogni lucidi non ho ben compreso il meccanismo. Capita che sto sognando e mi rendo conto che è un sogno perché è troppo bello per essere vero (le leggi della fisica sono le stesse del mondo reale, ma nel sogno c’è troppa “perfezione”) e allora, sebbene me ne rendo conto, resto lì e mi godo l’esperienza. Di solito è la sveglia o il camion dei rifiuti a rovinare tutto… 😀
Eh già… i camion dell’immondizia sono veramente una sveglia terribile. I sogni da cui riesco a trarre i migliori spunti per un racconto sono quelli dopo le mangiate epiche, che solo nelle famiglie in Italia si possono fare. Credo sia abbastanza difficile ricordare tutti i propri sogni, ma per quelli interessanti io cerco di aggrapparmi ad un dettaglio della fantasia, che poi mi permette di ricostruirlo.