Una parte fondamentale per la presentazione di un’opera ad un editore consiste proprio nella revisione delle bozze.
Conoscere i simboli che sono collegati a questa attività fondamentale è utile, anche solo per una correzione ufficiosa: si può utilizzare per un conoscente che chiede di rivedere la bozza del suo operato.
I giri di bozze
Nel panorama editoriale il percorso che compie la bozza è divisa in diversi step, che vengono chiamati in gergo “giri”.
Nel primo giro si presterà attenzione alle dismorfie del testo quali refusi, salti, righini, apostrofi, accenti, margini, a capo, trattini lunghi e corti, eccessiva spaziatura etc.
Nel secondo giro di bozze si procederà nel controllare l’esattezza delle correzioni precedenti con attenzione ai margini, maiuscole, vedove (linea tipografica incompleta che si trova alla fine di un periodo) e orfani (linea tipografica incompleta che resta isolata alla fine di una pagina).
Come correggere
Per correggere in maniera ottimale una bozza si avrà bisogno di:
– Una penna rossa a punta fine: l’inchiostro rosso deve essere ben visibile e distinguibile rispetto al testo. Inoltre il tratto non dovrà mai sovrapporsi al testo originale.
– Un righello o squadra: per evitare di saltare righe ed essere sicuri di scrivere i rimandi ai simboli sullo stesso rigo.
– Una lente d’ingrandimento: non è obbligatoria ma si può rivelare utile nel caso in cui si abbiano dubbi sulla spaziatura o sulla distanza delle lettere.
I simboli e le convenzioni
I simboli che oggi vengono utilizzati nella maggior parte dei casi sono quelli appartenenti alla regolamentazione UNI 5041/1996. Va’ però ricordato che ogni casa editrice ed ogni correttore di bozze può decidere in maniera indipendente quali simboli utilizzare.
L’importante è che entrambe le parti abbiano sotto mano una legenda che riassuma i simboli utilizzati per procedere in maniera spedita ed efficiente. La regola base da parte del correttore è in ogni caso quella della chiarezza, quindi se ci sono dubbi o si crea una situazione in cui ci possono essere delle incomprensioni sarà sempre meglio riportare il tutto per esteso.
Nella correzione di bozze, a livello generale i simboli scritti sul testo dovranno poi essere riportati a margine, in quello a destra o a sinistra in basa alla distanza dalla correzione da effettuare.
Affianco al simbolo di correzione verrà indicata la lettera o la parola da correggere.
Ecco qui di seguito i principali simboli utilizzati.
Sostituire lettere o parole
Questo simbolo simile ad una T rovesciata va tracciato sulla lettera sbagliata e sul bordo andrà riportata con la lettera da sostituire.
Indica una sostituzione con inserimento. In questo caso si inserirà il simbolo nello spazio dove dovrebbe essere aggiunta la lettera mancante e riportato affianco.
Questo segno viene utilizzato per sostituire una o più parole. Viene tracciato sulla parola o il gruppo di parole interessato per essere poi riportate correttamente a fianco.
A differenza del precedente questo segno si impiega per la sostituzione di gruppi di lettere all’interno di una parola.
Eliminare lettere o parole
Il primo simbolo appartenente a questa famiglia è quello dedicato all’eliminazione di una lettera, in cui la T rovesciata verrà tracciata sulla lettera interessata e poi affianco riportata e seguita da una x, come in figura.
Lo stesso vale per questo segno, che però verrà utilizzato nel caso in cui si vogliano eliminare delle parole o un gruppo di lettere.
Questi due vengono invece scritti nel caso in cui si vogliano eliminare e riunire rispettivamente le lettere o parole rimanenti dopo l’eliminazione di quelle selezionate.
Eliminare o inserire spazi
Se si desidera eliminare una spaziatura superflua all’interno di una parola si ricorre a queste due parentesi orizzontali.
es. dovreb bero = dovreb()bero= ()dovrebbero.
Se al contrario del caso precedente è necessario l’inserimento di uno spazio allora si ricorre a questo simbolo, evidenziando il punto interessato e riportando poi affianco il simbolo con l’aggiunta del cancelletto.
Apici e pedici
Se si sta correggendo un testo matematico e si vuole indicare la necessità di porre i caratteri in apice si userà questo simbolo.
Per indicare invece che il tutto deve essere messo come pedice, allora la x da riportare affianco sarà nella parte inferiore dello stesso.
A volte se si tratta di formule matematiche o chimiche, apporre questo tipo di correzioni diventa un po’ problematico per la chiarezza. Sarà quindi consigliabile riportare il tutto in maniera corretta per evitare incomprensioni.
Scambi e spostamenti
Per scambiare delle lettere o parole sarà sufficiente “avvolgere” i caratteri interessati e a fianco riportare la versione corretta, se possibile.
Se invece si desidera spostare inserire righe si useranno le parentesi quadre con delle frecce.
Nel caso in cui si trattasse di più righe sarà buona norma indicare poi a sinistra con dei numero l’ordine corretto che si dovrà poi tenere.
Inserire o eliminare un a capo
Per inserire un a capo sarà sufficiente tracciare questa parentesi quadra aperta per evidenziarne la posizione.
Per eliminare un a capo si possono unire con una linea i due periodi che saranno poi riavvicinati.
Inserire una rientranza
Questi due simboli speculari vengono utilizzati rispettivamente per inserire o eliminare una rientranza all’interno di un testo.
Allineamenti centrature e spaziature
Da un punto di vista di allineamenti vediamo di seguito i simboli necessari per allineare, centrare o spaziare il testo.
Allineamento verticale od orizzontale.
Centratura in verticale ed in orizzontale.
Aumentare la spaziatura e diminuire la spaziatura.
Allontanamento e avvicinamento in senso orizzontale.
Usando questi simboli la vostra correzione sarà di certo più chiara!
Avete mai pensato di adottarli per i vostri testi?