Ogni anno Halloween viene atteso come una delle feste sempre più importanti, i negozi si popolano di zucche e le foglie scarlatte decorano le case per accompagnarsi a quelle che fuori svolazzano in preda ai primi venti freddi.
La temperatura è perfetta per programmare una bella serata con un buon horror che garantirà l’insonnia per le notti a venire.

Con i film il gioco è più facile, ci sono suoni, luci e immagini che riescono ad innescare in noi l’istinto di sopravvivenza e che ci danno una scarica di adrenalina tale da mandarci su di giri per aver scampato il pericolo sullo schermo.

Ma come si fa a creare la paura solo con l’immaginazione?

Gli scrittori infatti non possono contare sugli jump scare dei film, o sulle musiche, ma possono invece sfruttare le paure che attanagliano i lettori stessi.
Come fare? Vediamo insieme alcuni consigli.

L’incognito

estraneo alla finestraL’essere umano deve fare i conti con i suoi istinti animali, e in un periodo storico ed una società dove quasi tutto è stato spiegato e razionalizzato, ciò che spaventa davvero è l’incognito.

Tutti noi abbiamo differenti paure che siamo più o meno disposti ad affrontare, ma ciò che ci accomuna è la paura di dover incontrare una minaccia di cui non sappiamo nulla, solo che è pericolosa.

Questa tecnica può essere utilizzata nella prima parte dello sviluppo della storia, ed accompagnare le azioni dei soggetti per una buona parte della narrazione, ma poi, se si intende creare un libro completo, si dovrà dare una spiegazione che risulti altrettanto inquietante per il lettore.

Non razionalizzare

Come abbiamo visto nel punto precedente la paura dell’ignoto domina la nostra razionalità, ed è proprio questa che cercheranno di utilizzare i nostri personaggi, ma ogni apparente spiegazione verrà confutata dalle nuove informazioni che verranno date.

Lo scrittore dovrà quindi essere molto abile a dare questo ritmo alla storia: apparente soluzione od indizio e precipitazione della stessa, o scoperta di altri aspetti sconvolgenti.

Ad esempio se in un mondo post apocalittico emergono delle creature ibride tra uomini e insetti si potrebbe cercare di neutralizzare gli stessi con dei composti chimici, salvo poi scoprire che queste migliorano le prestazioni dei mostri.

Creare tensione

La tensione è il seme della paura, se si è tesi, un brusco cambiamento può innescare una reazione dettata dalla paura.

Questo infatti è un aspetto che va analizzato quando si tratta di horror, o di storie tensive; la suspense viene creata seguendo il filo dello sconosciuto, ma in maniera meno esasperata.

Ad esempio in Precipitevolissimevolmente, una storia per bambini, la protagonista si ritrova intrappolata fisicamente in un libro e all’inizio dell’avventura cerca di capire dove si trova, tra tre pareti lisce di diversa lunghezza ed una sola strada: procedere verso l’oscurità.

Noi tutti abbiamo paura del buio, o per meglio dire, di ciò che il buio può nascondere, quindi far procedere il nostro protagonista verso l’ignoto, che per il momento si rivela senza pericoli, costituisce comunque un tassello nel nostro quadro generale del terrore.

La falsa sicurezza

Un altro elemento che aiuta gli autori di romanzi horror è la presenza di momenti in cui i personaggi sono in una situazione di apparente sicurezza, in cui si rilassano, abbassano la guardia per poi scoprire che in realtà sono nel peggior posto per loro.

Pensiamo ad esempio a quando in “It” del maestro Stephen King, i ragazzini protagonisti scappano in città per cercare rifugio nelle loro case, salvo poi scoprire che il mostro ed i suoi trucchi hanno in mano tutta la città e virtualmente non esiste nessun posto in cui si può abbassare la guardia.

Non ricorrere al lupo cattivo

gufo nella notteCome abbiamo detto in precedenza, in questo periodo storico tutto può essere spiegato e razionalizzato, quindi se si tratta di mostri, nessuno più sarà spaventato dal lupo cattivo o dai vampiri, di certo non dopo Twilight!

Ci sono invece altre paure che sono emerse, come le malattie ad esempio, o problemi climatici di cui sentiamo la crescente impellenza a cercare di risolvere per la sopravvivenza della nostra specie.

Per fare un esempio possiamo guardare a Dune di Frank Herbert, che pur essendo stato scritto nel 1965 è di un’attualità disarmante, e proprio recentemente è stato anche rilasciato un secondo adattamento cinematografico che davvero vale la pena di vedere per la fedeltà al libro stesso.

In questo romanzo di fantascienza Dune è un pianeta desertico, in cui l’acqua è un’ossessione per i suoi abitanti, i quali devono sopravvivere contando solo sulla loro tempra e sulla conservazione di ogni minima traccia di umidità reperibile.

Questo ci fa davvero riflettere sull’importanza di questa sostanza, e di come la paura si nasconda anche dietro la mancanza di ciò che noi diamo per scontato.

Variare la paura

Tutti noi abbiamo diverse paure, quindi creare un libro che possa spaventare i nostri lettori non è facile.

Per questo motivo uno degli espedienti che si possono utilizzare è variare il tipo di paura presentata. Pensiamo ad esempio ai Mollicci in Harry Potter, i quali prendono la forma di ciò che più ci spaventa, e cercare poi di sconfiggerla.

Allo stesso modo It cerca di braccare le proprie prede con l’utilizzo della forma della paura più vera che i bambini portano nel cuore, siano essi clown, malattie contagiose o mattatoi infernali.

Quindi se siete in dubbio su cosa possa essere più efficace per strappare un urlo ai lettori, cercate di diversificare.

Essere credibili

Per innescare i nostri istinti, la fonte della paura che noi scegliamo deve essere se non probabile, almeno credibile.
Una razza aliena che ci invade e che ha il dono del controllo mentale? Chi lo sa, magari sì!

Un mostro marino degli abissi ha raggiunto la sua forma finale e ora viene per distruggere gli uomini, avvelenatori dell’oceano? Non vedo perchè no!

L’importante è che la minaccia che si presenta non sia facile da risolvere, pena la reputazione da beoti dei poveri personaggi che vengono coinvolti.

E ora avete voglia di scrivere un racconto del terrore anche voi? Volete mettere a dura prova i nervi dei vostri amici nella notte più paurosa dell’anno?